Foto di Château Haut-Bailly
Posizione e altri dati di interesse
Château Haut-Bailly
33850 Léognan
Francia
Anno di fondazione
1461
Superficie totale del vigneto
33 ha.
Questo castello ospita una delle cantine più classiche di Bordeaux. Risale al 1461, anno in cui è stato documentato il primo tentativo di coltivare l'uva da parte dell'allora proprietario della cantina.
La verità è che lì non hanno iniziato a fare vino fino al 1530, quando le famiglie Goyaneche e Daitze hanno comprato dei terreni sotto la DOC Graves.
Nel 1630 è stato preso dai soci di Leuvarde e dalla famiglia Bailly. Allora contava 36 ettari di vigneti e alla fine del secolo era già riuscita a farsi un posto nel complicato mondo dei vini di Bordeaux. La loro fama era tale che furono tra i primi viticoltori a vendere i vini specificando l'annata di appartenenza.
Da allora il castello è stato gestito da proprietari di diversa provenienza, ma tutti sono sempre rimasti fedeli agli standard di qualità con cui i vini sono stati prodotti sin dalla fondazione.
Nel 1855 gli è stata assegnata la classificazione di Grand Cru Classé, che lo distingue come una delle migliori cantine di Bordeaux.
Nel 1955 il belga Daniel Sanders ha preso il controllo della cantina, che all'epoca aveva bisogno di una ristrutturazione. Decise quindi di reimpiantare i vigneti malati, dato che all'epoca la superficie vitata non superava i 10 ettari.
Il figlio di Sanders, Jean, ha preso il posto del padre e ha continuato a ristrutturare la cantina e i vigneti, che alla fine degli anni Ottanta erano già in ottime condizioni. Veronique Sanders, anche lei discendente dei suddetti, fu responsabile della produzione dei migliori vini della storia della cantina .
Nel 1998 l'americano Robert Wilmers ha comprato la cantina dai Sanders, ma ha voluto continuare a contare sulla collaborazione di Veronique, che aveva portato la reputazione dei vini di Haut-Bailly ai massimi livelli.
Il nuovo proprietario riuscì a portare a termine la ristrutturazione dei vigneti, che sono stati riportati in perfetto stato e modernizzati, e nel 2016 ha ottenuto per Château Haut-Bailly la denominazione di Entreprises du Patrimoine Vivant, un riconoscimento governativo per le buone pratiche enologiche e il patrimonio culturale.
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