Foto di Col D'Orcia
Posizione e altri dati di interesse
Col D'Orcia
Via Giuncheti
53024 Montalcino
Italia
Anno di fondazione
1973
Superficie totale del vigneto
144 ha.
La tenuta ha una storia ricca di tradizione vinicola che risale al 1700. All'inizio del XVIII secolo era di proprietà della famiglia Ciada di Siena.
Nel 1973, Alberto Marone Cinzano ha preso il controllo della cantina e ha sostenuto lo sviluppo dei vini Montalcino e Brunello, infatti gran parte della fama dei Brunello di oggi è in parte dovuta a questa cantina.
Documenti storici dicono che la tenuta esiste almeno dal 1890, quando la famiglia fiorentina Franceschi la comprò e la chiamò Fattoria di Sant'Angelo in Colle. Nel 1933 la cantina si presentò alla Mostra dei Vini di Siena, una delle prime fiere in Italia, decenni prima che il Brunello diventasse un vino famoso in tutto il mondo.
I fratelli Leopoldo e Stefano Franceschi ereditarono la proprietà e nel 1958 divisero l'azienda in parti, tra i termini della separazione c'era il divieto di usare il nomeFattoria di Sant'Angelo in Colle.Stefano Franceschi ribattezzò la tenuta Col d'Orcia ( letteralmente la collina sotto l'Orcia) dal fiume Orcia che attraversa la proprietà. Curiosamente, Stefano si imparentò con la famiglia reale spagnola, anche se non ebbero discendenti.
Nel 1973 i Cinzano (famosi per i loro distillati e soprattutto per il vermouth) acquistarono la proprietà e , grazie alla loro enorme capillarità nel mercato della distribuzione dei distillati, ne approfittarono per far conoscere ancora di più i vini di Col d'Orcia. In quel periodo, la tenuta aveva solo pochi ettari di vigneti, quindi si decise di fare un grande ampliamento sotto la guida del conte Alberto Marone Cinzano.
Nel 1992, Franceso Cinzano, figlio di Alberto, ha preso il controllo di Col d'Orcia e ha ampliato la proprietà fino a raggiungere i 140 ettari di vigneto di proprietà, rendendola la terza più grande di Montalcino.
Un terroir unico
La tenuta si trova sul versante sud di Montalcino e fa parte della Val d'Orcia, un ecosistema unico che è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2004.
La tenuta ha una superficie totale di 540 ettari, tra cui si trovano ulivi di oltre 400 anni. L'esposizione a sud dei vigneti favorisce la maturazione delle varietà coltivate, tra cui, oltre al Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Pinot Grigio, il Ciliegiolo, il Merlot e il Moscadello di Montalcino, per citarne alcune.
Uno dei suoi vigneti più famosi, Poggio al Vento, è un vigneto sperimentale dove l'Università di Firenze fa ricerca e selezione clonale del Sangiovese di Montalcino.
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