Pérez Caramés

Il vigneto da cui viene ricavato questo vino esisteva già nel IX secolo. La sua espansione è stata davvero importante durante il XII secolo, quando il Cammino di Santiago era molto frequentato dai pellegrini.

Allora, un gruppo di benedettini era proprietario di questi terreni, ma smise di coltivarli per introdurre il foro, una novità nel contratto agricolo che imponeva ai contadini di piantare viti. Inoltre, ricevevano la parcella in natura, che di solito era vino, grano, segale o lino.

Oggi il vigneto si nutre di un terreno che ha una composizione perfetta per la buona resa della vite.

Qui cresce una delle varietà più pregiate della regione, la Mencía, insieme al Merlot e al Cabernet Sauvignon, tutte preferite o sperimentali secondo il regolamento della Denominazione di Origine Bierzo.

Questa cantina è stata pioniera in Castiglia e León e una delle prime in Spagna e in Europa ad ottenere la certificazione di Agricoltura Biologica secondo le norme dell'Unione Europea.

Pérez Camarés ha la tecnologia più avanzata per fare i suoi vini. Le uve provenienti dai suoi 32 ettari impiegano non più di tre ore per arrivare nella sala di lavorazione dopo essere state vendemmiate. Lì il vino viene fatto maturare in botti di rovere francese Allier.