Château Puech-Haut

Diversi decenni fa, Gérard Bru, un giovane carismatico di statura imponente, come lui stesso si descriveva, iniziò il suo cammino nel mondo degli affari. Col tempo, Gérard divenne un imprenditore a capo di un'azienda con 500 dipendenti, che poi vendette a una società più grande. Non smise mai, però, di coltivare il suo amore per il lavoro del padre, intendente della Scuola Nazionale di Agricoltura di Montpellier.

L'inizio della grande avventura di Puech-Haut arrivò con l'acquisto di un terreno di circa 30 ettari a nord-ovest della città. Il terreno, argilloso e calcareo con ciottoli, era ideale per la coltivazione della vite.

A quel tempo, la parcella non apparteneva ancora alla denominazione d'origine, ma sarebbe stata solo questione di tempo. Gli ulivi vennero sradicati per reimpiantare le viti, e la fattoria venne sostituita da un castello per la cantina.

Nel frattempo, Bru assunse Michel Rolland per lavorare con lui, dal 1996 al 2006, insieme all'enologo Mathieu Ciampi e Philippe Cambie, uno dei più grandi esperti della regione del Rodano.

Oggi, i 184 ettari di vigneti della tenuta sono dedicati alle varietà bianche Viognier, Marsanne e Roussanne, e alle varietà rosse Grenache, Syrah e Carignan. Le vigne sono distribuite tra le denominazioni Côteaux du Languedoc, Pic Saint-Loup (19 ettari) e Saint-Drézéry (92 ettari), due piccole AOP nella Languedoc.