Matusalem

L'avventura di Matusalem è iniziata quasi 150 anni fa a Santiago de Cuba grazie ai fratelli spagnoli Benjamín ed Eduardo Camp, insieme al loro socio Evaristo Álvarez. Visto che volevano che i loro rum durassero nel tempo, hanno avuto la bella idea di chiamarli come il famoso personaggio biblico che ha vissuto per quasi mille anni.

La rondine, simbolo dello spirito di libertà, è diventata il simbolo del marchio, dato che questi uccelli facevano il nido nella fabbrica dove si producevano i rum. Per dare maggiore legittimità al prodotto, i fondatori di Matusalem raffigurarono la rondine con un bordo sul becco su cui si poteva leggere "marchio di fabbrica".

Matusalem è diventato molto famoso a Cuba, dove è diventato il rum preferito della società cubana della prima metà del XX secolo, così come degli americani che vedevano Cuba come il paradiso in cui volevano che la festa non finisse mai. Personaggi come il premio Nobel per la letteratura Ernest Hemingway erano assidui frequentatori dei sorso di Matusalem. 

Il grande contributo di Matusalem al mondo del rum è stata l'idea dei fratelli Camp di utilizzare il sistema delle soleras, impiegato nella produzione dei vini generosi e dei brandy di Jerez, per invecchiare i propri rum. Per controllare la tostatura delle botti e il processo di miscelazione del rum, la distilleria ha creato la figura del "Santiago Master Blender", un ruolo assegnato a un solo membro della famiglia che dal 1872 si tramanda di generazione in generazione.

Nel 2015 Ron Matusalem ha lasciato Cuba e si è trasferito nella Repubblica Dominicana, un posto con un clima molto simile a quello di Santiago de Cuba, per continuare a fare rum straordinari, molto curati e con l'essenza di quelli di una volta, alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX