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Château Ausone
All'ombra del poeta
Il castello e il vigneto vicino ruotano attorno a una figura che domina tutta la zona, quella dell'oratore e poeta Decimo Magno Ausonio, nato nel 310 a Bordeaux.
La zona è sempre stata famosa per il vino fin dai tempi dei Romani. Ma la cantina ha iniziato a prendere forma nel XVI secolo. Nel cru chiamato Roc Blancan, che vuol dire letteralmente "roccia bianca", c'è la tenuta Ausone, incastonata sul fianco della collina, un teatro minerale scolpito lentamente dall'uomo nel corso di due millenni.
La roccia di Ausone ha registrato la devozione degli uomini. Era un luogo di vita e di meditazione. Nel Medioevo, il grosso banco di pietra calcarea che domina la proprietà ospitava un ossario e poi una piccola cappella romanica, il cui edificio, immutabile, emerge ancora in mezzo agli appezzamenti, incontro tra la vite e il sacro. Sotto l'edificio si trova un altro tesoro dell'arte cristiana, una rotonda sotterranea decorata con un affresco del Giudizio Universale.
Questa roccia non è solo un ornamento, poiché nelle sue pietre calcaree sono inserite le viti e nelle sue cave sotterranee, trasformate in Cantine dal XVIII secolo, sono conservate le botti. Le condizioni in questo luogo sono perfette.
Lo château distribuisce ilsuo vigneto su piccole terrazze circondate da pietre. Gli appezzamenti sono protetti dai venti e godono di una perfetta esposizione est-sud-est. Il sole, molto generoso, si combina con la Dordogna e l'Isola, che convergono non lontano. Tutto ciò crea un microclima ideale per le vigne.
Dal vigneto alle cantine, tutte le azioni intraprese e mantenute contribuiscono a un unico obiettivo: dare al terroir la massima espressione possibile.
la famiglia Vauthier si prende cura di questo vigneto dal 1690. Alain e sua figlia maggiore Pauline, undicesima generazione di viticoltori, producono oggi il vino, rimanendo fedeli allo spirito dei loro antenati.