Foto di Château Cos d'Estournel
Posizione e altri dati di interesse
Château Cos d'Estournel
33180 Saint-Estèphe
Francia
Anno di fondazione
1830
Superficie totale del vigneto
91 ha.
Cos in antico gascone vuol dire "collina dei canti". La proprietà è sempre stata un po' sparpagliata, finché all'inizio del XIX secolo Louis Gaspard d'Estournel ha preso in eredità 12 ettari e ha deciso di fare il suo vino.
Entusiasta del risultato, nel 1811 decise di comprare tutta la collina. Grazie ai suoi continui viaggi oltreoceano, ben presto divenne noto come il "Maharadjah di Saint-Estèphe". Per festeggiare il suo successo orientale e, secondo la leggenda, innamorato di una principessa indiana, decise di costruire un edificio in suo onore.
Così, nel 1830, nacque la mitica Pagoda di Cos, con il suo famoso portone in legno intagliato, portato dal Palazzo del Sultano di Zanzibar, uno degli edifici più unici del Médoc. Nel 1852, all'età di 91 anni e ormai in rovina, Cos vendette la tenuta al banchiere inglese Charles-Cecil Martyns, senza poter vedere il successo dei suoi sforzi ricompensato con la classificazione del 1855. Successivamente passò nelle mani degli aristocratici baschi Errazu e poi alla famiglia bordolese Hostein, proprietaria anche di Montrose.
Nel 1917 passò a Fernand Ginestet, il cui nipote Bruno Prats ne è stato il direttore e l'anima fino al 1998, quando ha venduto la proprietà. Suo figlio, Jean Guillaume Prats, è stato direttore delle Cantine fino al 2012, quando è passato a LVMH. Tra i suoi clienti più famosi spicca un aneddoto su Friedrich Engels, che mandò 6 bottiglie di Cos a Karl Marx con un biglietto che diceva: "Faranno bene a tua moglie".
L'attuale proprietario delle cantine è il milionario investitore francese Michel Reybier, che vive in Svizzera e ha proprietà vinicole come Château Marbuzet, una cantina a Tokay, un'altra nella Napa Valley e diversi hotel di lusso.
Il vigneto, separato da Lafite da un ruscello, si estende su 65 ettari, coltivati per il 60% a Cabernet sauvignon e per il 40% a Merlot. Il sottosuolo è calcareo e il terreno è pieno di ciottoli di varie dimensioni. La fermentazione avviene in serbatoi di cemento, la macerazione dura circa 21 giorni e l'invecchiamento avviene in botti di rovere nuove per un periodo compreso tra 12 e 16 mesi
Bodeboca.com © 2025 - Tutti i diritti riservati