Menade

I tre fratelli sono la sesta generazione di una famiglia di produttori legati alla zona e sono i primi ad aver ottenuto la certificazione biologica per la cantina e il vigneto nella D.O. Rueda.

Producono vino con l'obiettivo di recuperare l'autenticità delle varietà con cui lavorano (Verdejo, Sauvignon blanc, Viura e Tinta de Toro). La superficie dei vigneti di Menade è di 260 ettari ( 100 di future piantagioni e 160 in produzione). I più antichi (30 ettari) sono prefilosserici e sono piantati in alberello. I restanti 130 hanno un'età compresa tra i 18 e i 30 anni.

La tenuta si trova a Rueda, sui terrazzamenti del fiume Duero, delimitata a nord dallo stesso fiume, a sud dallo Zapardiel, mentre a est e a ovest è caratterizzata da ampi terrazzamenti di ciottoli provenienti dall'antico corso del fiume.

A Menade, la vendemmia è manuale mediante inertizzazione con ghiaccio secco applicato dalla raccolta alla pigiatura. I vini giovani vengono fatti in depositi di acciaio inox con lieviti naturali a una temperatura tra i 18 e i 22 °C. I depositi hanno diverse capacità, il che permette di separare i diversi appezzamenti in base alle differenze di struttura e composizione del terreno.

Negli ultimi due decenni, i fratelli Sanz hanno continuato a cercare e selezionare vigneti prefilosserici per la loro esposizione e comportamento. In queste vinificazioni, la pigiatura viene fatta con grappoli interi, i mosti vengono messi in barrique francesi, con lieviti selvatici, e il vino rimane a maturare sulle sue fecce per almeno 8 mesi.

Attualmente, il 70% della produzione della cantina (1,8 milioni di bottiglie) viene esportato in circa 30 paesi, e la sua ultima creazione è Nosso, un vino 100% naturale fatto senza solforosa e con l'aiuto della natura in tutto il processo, al punto che la capsula del vino è fatta con cera d'api, un riferimento alla filosofia naturale che guida la cantina.

Il motto di Menade rende molto chiara la sua filosofia di vita: "restituire alla natura tutto ciò che l'uomo le ha rubato". Questo è chiarissimo quando si vedono i nuovi disegni che stanno usando sulle bottiglie da un paio d'anni, dove i protagonisti sono gli animaletti che popolano i loro vigneti.