Bodega y viñedos Pradorey

Isabella la Cattolica ha dato il nome di Real Sitio de Ventosilla alla tenuta dove si trova questa cantina. In seguito, il re Filippo III si divertì in questo posto. "Il prato del re" era il posto preferito dalla famiglia reale per andare a caccia. Inoltre, questa tenuta era dove gli artisti Rubens e Lope de Vega mostravano il loro talento davanti ai re di Castiglia e Spagna.

Più tardi, un altro personaggio famoso, il re Alfonso XIII, ha dichiarato la tenuta come azienda agricola modello. Questo carattere innovativo e l'amore per la terra si sono mantenuti nel tempo fino ad arrivare all'attuale famiglia proprietaria. Javier Cremades de Adaro, il patriarca, ha saputo vedere e anticipare il potenziale di questi terreni vicino al fiume Duero e ha puntato sulla produzione di vini di qualità nella denominazione Ribera del Duero.

Questa tenuta di 3.000 ettari, situata nella parte orientale della Ribera del Duero, è un posto unico per l'altitudine, il terreno, il clima e la composizione del suolo, dove da secoli si segue un modello sostenibile con l'ambiente. Pradorey fa tutti i suoi vini con uve che hanno iniziato a piantare nel 1989. Oggi cura e coccola 520 ettari di vigneto divisi in 8 parcelle molto diverse tra loro , che a loro volta sono divise in 141 appezzamenti. Si distinguono i pagelli del Hoyo Dornajo, La Mina, Valdelayegua, Salg&uum;ero (in riconversione al biologico) e La Recorba (di recente impianto).

A Pradorey hanno osato piantare vigneti a latitudini considerate impossibili all'epoca, sono stati i primi in Spagna a produrre un vino classificato come "roble" e hanno osato rinnovare la tradizione dei claret della zona con il loro Pradorey Rosado, spingendosi ancora oltre e diventando tra i primi a produrre un vino pallido nella Ribera del Duero ( Lía Pradorey). Un'altra innovazione di Pradorey è il suo blanc de noirs El Cuentista, un vino bianco trasgressivo fatto con uva Tempranillo