Bodegas Balbás

Il primo Balbás legato al mondo del vino fu Abundio Balbás, che alla fine del XVIII secolo creava i suoi vini rossi con uve di sua proprietà e li conservava in botti fatte con pelli di capra essiccate e non conciate. Si potrebbe dire che i Balbás passarono da boteros (produttori di vino in botti) a bodegueros (produttori di vino in cantina ).

Oggi sono la sesta e la settima generazione della famiglia a dirigere la cantina della Horra, a Burgos. In particolare Juan José Balbás, direttore generale, insieme alla moglie Clara de la Fuente e alla figlia Patricia Balbás. I Balbás vogliono mantenere il patrimonio che hanno ricevuto, migliorarlo e potenziarlo con tanta innovazione e attenzione all'ambiente, che si traduce in una viticoltura di precisione.

Per la famiglia Balbás è chiaro: bisogna fare vini legati al territorio che raccontino il passato ma con la tecnologia di oggi, vini veri, senza trucchi, rossi che si esprimano con forza, che dialoghino con la terra e il clima ma che quando li beviamo sappiamo che sono della Ribera del Duero. Per questo, le rese sono basse per migliorare la qualità dell'uva; meglio meno vino ma di alta qualità che produzioni di massa dove si perde la loro natura.

Balbás ha un edificio bello e pratico e dei vigneti unici, alcuni dei quali in altura come La Malata, a 1.000 metri di altitudine. La cantina è molto radicata nella Ribera, come dimostra il fatto che lo stesso Juan José è stato presidente della Denominazione di Origine tra il 1996 e il 2000. E la cantina ha spinto per l'introduzione della varietà Merlot in questa denominazione.

Nel 2021 hanno deciso di creare due gamme per i loro vini: Balbás ed Élite, quest'ultima per i vini di parcella. E sono impegnati in un ampliamento della cantina perché le vendite e la produzione sono aumentate parecchio. In questo momento, gran parte del loro portfolio viene venduto fuori dai nostri confini. L'obiettivo dell'ampliamento è quello di fornire maggiori strumenti per la loro specializzazione, introducendo piccoli depositi di acciaio inox e cemento per aumentare la qualità dei vini e creare valore aggiunto. Stanno anche acquistando botti di rovere per l'invecchiamento.

Qualche dato veloce: producono mezzo milione di litri di vino all'anno, hanno circa 160 ettari di vigneti di proprietà, tra cui spiccano diverse tenute di alta qualità, il tutto sotto la supervisione dell'enologo Pedro de la Fuentenbsp