Olga Verde

Dopo aver iniziato la sua carriera nel mondo del vino nel 2007, combinando vendemmie nell'emisfero nord e sud, ha lavorato come sommelier, ha mosso i primi passi in una cantina della Terra Alta e nel 2013 è entrata a far parte di Cantine Godelia, dove ha lasciato la sua impronta in ogni vino.

Il progetto personale di Olga, che ha il supporto di Fran Bendaña, si trova nel comune di Otero de Villadecanes (conosciuto anche come Otero de Toral), un posto vicino al villaggio di Corullón, che sia Ricardo che Álvaro Palacios hanno reso famoso tra gli appassionati di vino spagnolo.

È proprio sul versante nord di Otero e Corullón che Olga coltiva in modo biologico poco meno di un ettaro di vigneto molto vecchio, insieme a un altro ettaro situato nella località di Hornija, ancora in fase di recupero. Si tratta quindi di un progetto di piccola produzione, in cui la cosa davvero importante è che i vini esprimano l'essenza del vigneto di montagna che per decenni è stato mantenuto da centinaia di viticoltori anonimi della zona.

Questi vigneti sono piantati con la varietà di uva Mencía, autoctona di El Bierzo, che di solito dà vini freschi, aromatici e con un'acidità equilibrata, oltre a note di frutti rossi e un tocco speziato. I terreni, invece, sono ricchi di ardesia e quarzo, il che conferisce ai vini della regione una mineralità molto caratteristica.

Nel portfolio di Olga Verde c'è il marchio Toxo, nato dalla collaborazione tra vicini e dalla responsabilità di preservare il patrimonio viticolo di El Bierzo. Toxo ha attualmente due vini: Toxo Villa de Otero, un vino proveniente da 8 appezzamenti che insieme non raggiungono l'ettaro di estensione; e Toxo Villa de San Clemente, proveniente da un unico vigneto con più di 80 anni.

Inoltre, il progetto è completato da Fontecalada, un vino de paraje che nasce nel comune di Corullón, e Arruxo, un bianco 100% Albariño originario della Valle del Salnés, a Barrantes (Galizia), che mette in evidenza il legame tra le due zone.