Umani Ronchi

La storia di Umani Ronchi è iniziata nel 1957 a Cupramontana, nel cuore della denominazione Verdicchio Classico, grazie a Gino Umani Ronchi.

Qualche anno dopo, la fattoria è passata nelle mani dell'imprenditore Roberto Bianchi e di suo genero Massimo Bernetti, che l'hanno trasformata in cantina. A loro si deve l'attuale prestigio internazionale di Umani Ronchi.

Grazie alla visione imprenditoriale della famiglia Bernetti, la produzione si è estesa ad altri vini, la distribuzione si è ampliata all'estero e, nel 2001, sono stati acquistati vigneti in Abruzzo, tutti biologici. Oggi la proprietà viticola di Umani Ronchi conta oltre 200 ettari tra Marche e Abruzzo.

Il merito sta anche nel fatto che si sono sempre concentrati sulla ricerca delle tecniche agronomiche ed enologiche più avanzate, contando anche sulla collaborazione di importanti centri di studi universitari.

È stata fondamentale la collaborazione con Giacomo Tachis, famoso tra gli esperti di vino per aver creato vini come il Solaia e il Sassicaia. Con Umani Ronchi, Tarchis ha creato il Pelago, vincitore dell'International Wine Challenge di Londra e classificato dalla rivista Wine Enthusiast come uno dei 100 migliori vini del 1998.

La lunga lista di successi di Umani Ronchi raggiungerà il suo apice nel 2020, quando sarà inclusa tra le 34 migliori Cantine d'Italia secondo Wine Spectator. In più, la cantina fa parte dell'Istituto del Vino di Qualità da più di 15 anni, insieme ad altre importanti famiglie vinicole italiane.

È importante sottolineare che Umani Ronchi è guidata da un profondo rispetto per l'ambiente e la biodiversità, nonché da valori biologici e sostenibili, confermati dalla Certificazione Equalitas Corporate