Descrizione

Il nome del piccolo appezzamento White Bones ( ossa bianche in italiano) viene dalla composizione del terreno calcareo con fossili di animali che vivevano sul letto di un fiume ormai prosciugato. Questo vino esprime il carattere del terroir con una mineralità particolare. Una delizia che l'annata 2022 raggiunge il suo apice con 100 punti Suckling

Dettagli del prodotto

La cantina
Tipo di vino
Bianco fermentato in botte
Annata
2023
Alcool
13.0% vol.
Varietà
100% Chardonnay
Origine
Valle de Uco

Degustazione

Vista
Colore giallo dorato.
Profumo
Dominano aromi vivaci di agrumi insieme a note di frutta bianca (pera, mela) e delicate sfumature floreali.
Bocca
Voluptuoso, con un finale lungo e pulito e un'intensa mineralità.
Temperatura di servizio
Tra i 9 e i 12 °C.

Vigna e preparazione

Nome del vigneto
White Bones.
Descrizione
Vigneti nella zona di Tupungato, a Mendoza (Argentina). Sono a 1.450 metri sul livello del mare.
Dimensioni
2,2 ettari.
Suolo
Di origine alluvionale ed eolica con resti calcarei di fossili marini, povero di sostanze nutritive e con media ritenzione idrica.
Clima
Continental con grandi differenze di temperatura tra il giorno e la notte (da 15 a 20 °C) a causa dell'altitudine. Il tempo durante il ciclo dell'annata 2022 è stato imprevedibile, rendendo fondamentale una profonda conoscenza del vigneto. L'abbondante acqua proveniente dallo scioglimento delle nevi ha contribuito in modo decisivo a mantenere la riserva idrica delle viti e l'autunno, con temperature più fredde del solito, ha permesso una maturazione lenta e graduale delle uve, raggiungendo una concentrazione e un equilibrio eccezionali. In termini di qualità della vendemmia, "il 2022 è l'anno migliore che abbia mai vissuto", secondo l'enologo della cantina Alejandro Vigil.
Raccolto
Vendemmia manuale.
Vinificazione
Da 10 a 24 ore di macerazione a freddo in fermentazione preliminare in serbatoi di acciaio inox a 6 °C. Fermentazione al 100% in botti di rovere francese da 225 litri e in "roll-fermentors" di rovere francese da 500 litri. Questo processo avviene a una temperatura massima di 16 °C per un periodo che va dai 45 ai 95 giorni.
Invecchiamento
Invecchiamento da 12 a 16 mesi in botti di rovere francese di secondo, terzo e quarto passaggio.

Recensioni degli esperti

James Suckling:

Dill, limes, green ginger and crushed stones on the nose. The palate is extreme, marked by intense mineral tension, pronounced salinity and a delicious severity that sets this wine apart from even the greatest chardonnays of the world. Incredibly fresh and mouthwatering. Spectacular. Drink or hold. (Jacobo García-Andrade Llamas)

The Wine Advocate:

The 2023 Adrianna Vineyard Chardonnay White Bones leads with its quintessentially lifted, vibrant bouquet of citrus rinds, dried spices, white flowers and fresh herbs, continuously developing additional complexity from its biological aging under flor. The palate combines live-wire focus with ethereal richness and a gently creamy core that runs through its mouthwatering and mineral-drenched finish. A fantastic iteration of the exotic, precise profile readers have come to expect from this pioneering Gualtallary Chardonnay reference point. (Matthew Luczy)

Descorchados:

White Bones es uno de nuestros blancos favoritos de Sudamérica, y lo ha sido desde su primera cosecha hacia fines de los 2000. Y lo es por muchas razones, entre ellas, su gran carácter. Este vino tiene un aroma intenso a hierbas; más que frutas, son las hierbas las que colman la nariz, junto a una leve nota salina que puede deberse a los suelos fuertemente calcáreos de donde salen las uvas, o tal vez a la crianza bajo velo de flor. En boca es delicado y salino, con una acidez firme de vino de montaña y sabores profundos, largos. Un blanco que ya es un clásico de la enología moderna sudamericana. White Bones es una selección de hileras plantadas sobre suelos calcáreos en el viñedo Adrianna, en Gualtallary, una de las primeras fincas en esa muy de moda zona del Valle de Uco. Un 80% del vino se cría en barricas bajo velo de flor (en un guiño a los vinos de Jerez) durante unos 16 meses. (Patricio Tapia)