Veuve Clicquot Ponsardin

Madame Clicquot decise, dopo la morte del marito, di continuare il lavoro che lui aveva iniziato, seguendo la scia del successo e del prestigio di una casa che nel 1810 finì per prendere il nome di "Widow Clicquot Ponsardin".

Nella sua continua ricerca dell'eccellenza e dell'innovazione, Madame Clicquot inventò il tavolo di mescita nel 1816, con l'obiettivo di ottenere vini più puliti e di una qualità mai raggiunta prima. Per la sua audacia e decisione, i suoi contemporanei la soprannominarono presto la Grande Dama dello Champagne.

Madame Clicquot ha iniziato selezionando i migliori vigneti, tra cui il famoso Cru de Bouzy, che fornisce il miglior Pinot nero da cui viene prodotto il leggendario Rosé Clicquot. Tre decenni dopo ha fatto etichettare le bottiglie, un'iniziativa personale con la quale ha aggiunto un dettaglio aneddotico.

Vendere a quel tempo era molto difficile, e le case che visitavano a San Pietroburgo erano tutte gialle. Così hanno deciso di rendere le etichette di quel colore per onorarle, aumentando così significativamente le vendite. Inoltre, sulle etichette e sui tappi di sughero si può notare una stella disegnata, che è stata progettata per commemorare il passaggio di una cometa nel 1811, in coincidenza con un'annata eccezionale. Oggi, quell'etichetta gialla è una delle più caratteristiche nelle vetrine delle enoteche di tutto il mondo.

I vigneti Veuve Clicquot sono tra i migliori cru della Champagne. Le vigne di Villers Marmery, Avize, Oger, Mesnil e Vertus sono piantate con Chardonnay. Le tenute di Dt Thierry, Pargny, Villedomange, Verzenay, Verzy, Bouzy e Ay forniscono il Pinot nero; il resto delle uve viene acquistato da coltivatori locali. I vini con l'etichetta "La Grande Dame" provengono esclusivamente dai vigneti della cantina.