Champagne Devaux

La prima, Claude-Joseph Devaux, rimase vedova a 39 anni. Allora fondò la Maison Vve A. Devaux a Epernay insieme al figlio François-Auguste. La moglie di quest'ultimo, Augusta-María Herbin, divenne nota come la "seconda vedova di Devaux", poiché suo marito morì nel 1879. Fu lei a dirigere l'azienda fino al 1895.

La cantina Devaux divenne rapidamente un esempio di successo. All'inizio del secolo, Devaux esportava oltre il 75% dello champagne che produceva nei paesi anglofoni, oltre che in Germania e Russia.

Nel 1907, dopo la morte di Charles-Auguste Devaux, la "terza vedova" prese le redini e gestì l'azienda fino alla sua morte, avvenuta nel 1951 all'età di 80 anni, concludendo la saga delle "vedove dello champagne". Le succedettero con successo i suoi due figli.

L'ultimo della stirpe a guidare l'azienda fu Jean-Pol Auguste Devaux, che, non avendo figli, nel 1987 decise di affidare il futuro di Devaux a Laurent Gillet, presidente dell'"Union Abouise", che col tempo cambiò il suo nome in Groupe Vinicole Champagne DEVAUX.

La maison funziona come una cantina boutique con una produzione annuale che non supera le 700.000 bottiglie. Offre due gamme distinte di champagne con un posizionamento premium e una distribuzione selettiva che si divide per circa il 58% delle vendite in Francia e il resto in 30 paesi in tutto il mondo.

Situata nel cuore della Côte des Bar, Devaux occupa una cantina signorile del XVIII secolo situata in un parco attraversato dal fiume Senna e dominata da una colombaia del XVII secolo che figura nell'inventario dei monumenti storici.

Nel 2020, ilsuo chef de cave Michel Parisot è stato eletto miglior produttore di spumanti dell'anno al prestigioso concorso International Wine Challenge 2020